Come abbiamo già ricordato ci sono moltissimi usi a cui il feltro si presta, in particolare se ami il fai da te e vuoi realizzare degli oggetti per decorare la tua casa o più in generale per realizzare dei progetti di hobbistica.
Questo tipo di materiale è abbastanza facile da lavorare e gli strumenti necessari sono pochi e forse sono già presenti in molte delle vostre case.
Vanno però considerate alcune attenzioni nella loro scelta per non avere brutte sorprese in particolare se stai per iniziare i tuoi primi progetti.
E’ uno strumento che viene utilizzato molto nel patchwork perché facilita la misurazione e il taglio dei singoli pezzi di tessuto. Infatti, su questo “tappettino” è riportato un reticolo che riporta le misure sia in centimetri sia in pollici. Questo per facilitare il taglio nel caso in cui il progetto a cui stai lavorando riporti le misure in uno o nell’altro sistema di misurazione.
E’ conosciuto anche con il nome di tappettino per taglio e ha la caratteristica di facilitare il taglio e di migliorare la precisione dello stesso, grazie alle proprietà del materiale di cui è costituito.
Il piano di taglio è solitamente in PVC a 3 o 5 strati e viene definito “autorigenerante”, il che significa che nonostante si agisca su di esso con una lama o con un cutter a rotella esso non subisce danni ma si deforma quando la lama passa sulla sua superficie, per poi ritornare allo stato preesistente.
L’utilizzo di questo piano è ovviamente utile anche per evitare di lavorare direttamente su superfici delicate come ad esempio il piano di un tavolo o di una scrivania.
A seconda del tipo di feltro e del tipo di taglio si possono utilizzare differenti strumenti per questa funzione, vediamo quali sono.
Le forbici sono lo strumento più comune che potete utilizzare per tagliare il feltro nei formati più comuni, che sono 2, 3 e 6 millimetri.
Se avete la necessità di segnare sulla stoffa la linea da tagliare potete anche usare delle penne particolari chiamate “penne evanescenti” che, come avrete intuito, dopo poco rendono invisibile il segno lasciato sul feltro.
Oppure, potete aiutarvi con il reticolo millimetrato che è impresso sul piano taglio, descritto in precedenza.
Il problema principale nel taglio del feltro si devono eseguire dei tagli curvilinei. In questo caso a prescindere dallo strumento (forbice o cutter) il taglio potrà risultare impreciso e scalettato. In queste situazioni la fustellatrice è la soluzione migliore per chi fa hobbistica. Chiaramente a livello industriale o professionale il discorso cambia dove infatti vengono utilizzati altri sistemi come ad esempio il taglio laser.
Un altro strumento adatto al taglio del feltro è il cutter a rotella che risulta particolarmente adatto al feltro di lana. Questo strumento infatti riesce a tagliare in modo netto le fibre naturali permettendo di raggiungere un risultato ottimale.
Il suo utilizzo con il feltro sintetico, date le sue caratteristiche di resistenza al taglio, tende a deteriorare progressivamente l’affilatura della lama riducendone l’efficacia.
L’utilizzo della fustellatrice è consigliabile per il feltro di lana perché consente di tagliare e al tempo stesso di donare un effetto di “levigatura” della superficie di taglio. Questo contribuisce a migliorare sia l’effetto estetico sia la compattezza delle fibre in corrispondenza del taglio stesso.
Per quanto riguarda il taglio del feltro sintetico invece, anche la fustellatrice accusa gli stessi limiti che abbiamo ricordato in riferimento al cutter a rotella. La tenacia della stoffa anche in questo caso rende non ottimale il taglio e comporta una rapida perdita di affilatura della fustella.
Innanzitutto possiamo dire che fino a 6 mm di spessore il feltro può essere cucito sia a mano che a macchina ma vanno seguite alcune regole che dipendono principalmente dal tipo di feltro.
Infatti, mentre quello di lana consente di passare il filo senza problemi, se si tratta di cucire il feltro sintetico, esso risulta molto compatto e difficile da cucire. Molto dipende anche dall’oggetto che si sta realizzando, ma in questi casi alcuni consigli vi possono fare comodo.
Il primo consiglio consiste nel utilizzare una pinza per fare i buchi alle cinture. Con questo strumento si agirà facendo dei piccoli buchi in corrispondenza di dove successivamente si farà passare il filo con l’ago per effettuare la cucitura.
In alternativa, se il tipo di oggetto che state realizzando lo consente, si può, al posto della cucitura, optare per l’incollatura.
L’utilizzo della colla a caldo risulta molto utile nei progetti che per le loro caratteristiche rendono difficile l’operazione di cucitura.
A questo proposito, vi invitiamo a porre una particolare attenzione alla scelta della pistola per la colla a caldo. Spesso i modelli che si trovano nei negozi di hobbistica sono più adatti ad altri utilizzi, come ad esempio per incollare legno ed altri materiali.
Infatti, questo tipo di pistole possono essere poco adatte, ai nostri fini, perché hanno il “beccuccio” troppo largo e quindi possono risultare imprecise.
Esistono poi alcuni modelli, non specifici per questo tipo di lavori, che riscaldano troppo la colla e conseguentemente tendono a sbavare, a colare o a fare i fili.
Il nostro consiglio è di scegliere una pistola che abbia il beccuccio con la punta piuttosto fine e che abbia una temperatura di esercizio più bassa rispetto alle pistole da bricolage.
Scegliendo un modello di questo tipo avrai sicuramente dei risultati migliori sia per la precisione delle saldature, sia perché eviterai di scottarti con la colla in eccesso.
Le colle per tessuti disponibili sul mercato possono essere di varie marche e con caratteristiche che le rendono più adatte a certi tessuti piuttosto che ad altri. A differenza della colla a caldo questo tipo di colla è resistente all’acqua e viene utilizzata spesso per per incollare accessori, ciondoli e bijoux su oggetti che poi potranno essere lavati senza problemi.
Il feltro, come sappiamo, non andrebbe mai lavato ma in certi progetti potrebbe risultare più semplice l’utilizzo di questo tipo di colla rispetto alla colla a caldo.
La colla vinilica si adatta molto bene ad incollare il nostro feltro, ma richiede alcune accortezze nel suo utilizzo.
Come avrete intuito oltre a spalmare la colla sulle parti da incollare sarà necessario utilizzare delle pinze che aiuteranno a mantenere ben aderenti e pressate le superfici di contatto.
Inoltre, va ricordato che la colla vinilica una volta asciugatasi diventerà rigida e questa rigidità la conferirà anche al feltro. Questa sua caratteristica può essere molto utile, ad esempio, nel caso in cui desideriamo donare in modo permanente al nostro feltro una determinata forma o piega.
Se non siamo però in cerca di un’effetto di questo tipo, dovremo allora optare per un metodo di incollaggio diverso, tra quelli che abbiamo appena ricordato.
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